Eh sì, è stata proprio la musica a dare ritmo e colore all’intera esperienza di scambio trai docenti della Scuola Italiana di Atene, di Tbilisi e di Baku, all’interno del progetto
Gente di scuola – “Icone italiane in musica".
Durante la nostra permanenza abbiamo avuto l’opportunità di assistere a varie lezioni in diverse classi. Ci ha colpito in particolare l’uso della musica come strumento educativo e didattico trasversale a differenti discipline: brani storici come “Casatschock“ (1968), canzone italiana scritta sulla melodia del brano musicale russo di Bianter e “Ci vuole un fiore” , canzone simbolo dell’infanzia italiana, scritta da Gianni Rodari e musicata da Sergio Endrigo (1974), hanno fatto da sfondo all’intera lezione, diventando il mezzo attraverso cui spiegare e approfondire i contenuti proposti.
Si tratta di canzoni che forse nelle nostre scuole non si utilizzano più con frequenza, ma che a Tbilisi hanno trovato nuova vita, rivelandosi tuttora estremamente efficaci per stimolare la curiosità, la partecipazione e l’ apprendimento. La musica è diventa così un ponte tra passato e presente, tra Italia e Georgia, tra didattica e creatività.
Anche il nostro maestro Massimo si è cimentato in un’esibizione musicale con una canzone scritta insieme ai suoi ex-alunni, deliziando così il pubblico in sala durante la Conferenza Internazionale: «L’influenza della musica italiana nello studio della lingua italiana».
Claudia Gradi e Massimo Lazzeri