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“NOI SIAMO SUOLO” – Incontro con Volli Carucci, esperto dell’ UNITED NATIONS WORLD FOOD PROGRAMME (UNWFP)

“NOI SIAMO SUOLO” (9)
l rapporto fra l’uomo e il suolo terrestre è una questione fondamentale. Il suolo infatti svolge un ruolo primario per quanto riguarda il soddisfacimento di gran parte dei bisogni delle persone e spesso da esso dipende la sopravvivenza di intere comunità.
Su questo tema si è soffermato il Dottor Volli Carucci nella lezione rivolta agli studenti della Scuola Media e del Liceo della Scuola Italiana di Atene, Martedì 2 Aprile 2024. L’incontro è stato organizzato in occasione della “Giornata mondiale dell’acqua” (22 Marzo 2024).
Volli Carucci Direttore dei sistemi alimentari/resilienza del World Food Programme (WFP), è stato accolto dalla Dirigente Dottoressa Veronica T. R. Sole che nel suo discorso introduttivo ha sottolineato l’importanza dell’argomento proposto dall’illustre ospite che dovrebbe contribuire alla crescita di una cultura della responsabilità, nell’ambito della quale l’ambiente, può diventare laboratorio ideale per la realizzazione di un’economia basata su criteri di sostenibilità.
La relazione del Dottor Carucci ha posto l’attenzione sulle emergenze attuali legate al suolo quali il degrado e la progressiva riduzione o perdita della capacità produttiva biologica ed economica, specie di alcune aree del pianeta particolarmente esposte. Questo processo legato alla perdita di biodiversità e agli impatti dei cambiamenti climatici sembra assumere oggi caratteri degenerativi e irreversibili. Carucci, pur nella chiara e realistica consapevolezza della gravità del problema, ha però insistito sulle possibilità di risposta che possono essere attuate. Solo con interventi decisi e coordinati a livello globale si potrà salvaguardare la salute del pianeta e così garantire sicurezza e benessere.
A questo proposito occorrerà, a parere del relatore, investire, a partire da uno spirito di responsabilità collettiva, nelle realtà locali che presentano particolari situazioni d’emergenza. In questo senso siamo tutti impegnati nel perseguimento di obiettivi importantissimi come l’eliminazione della fame nel mondo (Obiettivo 2 dell’Agenda 2030) e il contenimento dell’aumento medio della temperatura del pianeta entro 1,5 gradi al fine di frenare il riscaldamento globale e limitare gli eventi metereologici estremi (Accordo di Parigi sul clima del 2015).  Il raggiungimento di quest’ultimo obiettivo è cruciale per mitigare gli impatti del cambiamento climatico e per preservare l’ambiente per le generazioni future.
Volli Carucci ha una storia d’impegno più che ventennale nei programmi che il Worl Food Programme (WFP) ha realizzato e sta realizzando in diversi Paesi africani, del Medio Oriente e dell’America Latina. I progetti da lui diretti hanno la finalità di favorire, con il contributo delle comunità locali,  un’agricoltura sostenibile che valorizzi il suolo in aree desertiche o degradate, mediante l’introduzione di tecniche di conservazione dei suoli e delle acque e di tecniche agronomiche particolarmente efficaci. Un programma estremamente ambizioso è stato portato a termine  nelle regioni subsahariane lungo il corso del fiume Senegal attraverso l’introduzione di sistemi di permacultura. Esso è documentato dal videografo documentarista Andrew Millison in un video che sul canale YouTube ha superato nove milioni di visualizzazione. (https://www.youtube.com/watch?v=WCli0gyNwL0)
L’agenzia ONU World Food Programme è la più grande organizzazione umanitaria al mondo impegnata a salvare vite nelle emergenze e la cui assistenza alimentare vuole costruire un percorso di pace, stabilità e prosperità per quanti si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto del cambiamento climatico.