Sollievo e soddisfazione per l’anno scolastico appena terminato, progetti per le settimane di libertà ormai imminenti e, puntualmente, un filo di malinconia per chi si appresta a congedarsi definitivamente dalla scuola. Sono questi gli ingredienti che, inderogabilmente, si ripropongono nei primi giorni di giugno facendo di questo periodo un momento di transizione assolutamente particolare. Quest’anno sono ben cinque i colleghi a fine mandato e, come piacevole tradizione vuole, gli stessi non hanno mancato di salutare quanti hanno condiviso con loro la quotidianità scolastica in una serata conviviale. Dalla terrazza di un albergo del centro, con immancabile vista Akropoli, i membri della Scuola Statale Italiana di Atene hanno condiviso momenti di allegria tra aneddoti, ricordi, speranze. Al termine della cena, immancabile il rito dei doni officiato dal cerimoniere della scuola, prof. Tousias, che ha donato, a nome dei convenuti, raffinati oggetti legati alla tradizione greca a ciascuno dei cinque partenti. A seguire, breve discorso di commiato da parte dei colleghi cui ha voluto rendere sentiti ringraziamenti anche la dirigente Veronica Tania Roberta Sole. La scuola tutta ricorderà con piacere la maestra Anna, col suo straordinario entusiasmo creativo spesso foriero di prestigiosi riconoscimenti per la scuola, la maestra Laura, con la sua dedizione all’insegnamento unita a piena disponibilità e mitezza, la professoressa De Luca Bossa, dall’innata esuberanza partenopea congiunta a stimolanti spunti interpretativi trasmessi ad adolescenti pronti ad affacciarsi sul mondo, il professor Argena, filosofico già nel suo aspetto esteriore e, ancor di più, nei raffinati processi logici accesi e consolidati nei propri studenti, non senza un pizzico di acuta ironia. L’ultimo dei cinque destinati al rientro è chi scrive queste righe, “le ultime, oramai” per citare il celebre cantautore. Nove anni di Scuola Statale Italiana di Atene e otto di servizio come primo collaboratore sono stati un’esperienza umana e professionale incredibile, per la quale va a tutti voi un sincero ringraziamento.
Arrivederci, colleghi!
