Entrare in una scuola del Centro Culturale Italiano, è un po’ come entrare in famiglia, ti senti subito a tuo agio, parte di essa. Il calore, l’affetto e la disponibilità con cui ti accolgono è disarmante! All’inizio rimani un po’ frastornata di tutti questi “baci”, di questa amorevolezza e premura nei tuoi confronti, ma poi ti rendi conto che è il loro modo di salutare, il loro modo di essere, il loro modo di porsi nei confronti delle persone. Questa sicuramente è stata la prima grande lezione!
Grazie alle coordinatrici per la lingua italiana, la prof.ssa Gabriela Tomei e Veronica Martino, sono potuta entrare in questo mondo. Mi hanno accompagnata nelle loro scuole, mostrandomi con orgoglio e soddisfazione quello che un gruppo di immigrati italiani aveva cominciato quasi 70 anni fa con la creazione di una piccola scuola dell’Infanzia, per mantenere viva la lingua italiana e farla apprendere alle generazioni future. Oggi quella realtà e più viva e florida che mai, con 4 istituzioni scolastiche ognuna con una propria scuola dell’infanzia, primaria, media e superiore e con un bacino complessivo di quasi 2000 studenti. Ecco… gli studenti, una volta entrata in classe ti “bombardano” di domande, di curiosità, vogliono saper tutto di quel paese lontano dal quale arrivi e che molti di loro conoscono solo sulla carta geografica. E a quel punto ti entusiasmi più di loro e racconti dell’Italia, della sua bellezza, della sua storia e naturalmente della sua lingua. Poi termina la lezione e quando stai per uscire, i bambini vengono ad abbracciarti, a dimostrarti il loro affetto … perché i bambini sono così, che siano italiani, greci o argentini!
Ringrazio infinitamente la Dirigente Veronica Tania Sole della Scuola Italiana di Atene, il dott. Emilio Luzi della rete ADASIM ed il Dirigente Michele D’Angelo del CCI per questa interessante e formativa esperienza.
Claudia Gradi